A Reggio sfila il primo Gay Pride della storia calabrese

gaypride19di Anna Zaffino e Valeria Guarniera - Una "passiata" colorata e gioiosa. Un momento di libertà. E una presa di posizione perché vengano garantiti diritti e opportunità. E' partito dalla Villa Comunale questo pomeriggio il primo Gay Pride della storia calabrese, scaturito dall'impegno dei tre comitati Arcigay "I due mari"(Reggio), "Eos" (Cosenza), Kaleidos (Catanzaro e Lamezia), per riunire la comunità LGBT ma anche quella eterosessuale. Un momento di riflessione contro ogni forma di discriminazione, omofobia ed emarginazione.
gaypride14La tappa di Reggio rappresenta l'evento conclusivo dell'Onda Pride che ha attraversato l'Italia con un calendario di iniziative per festeggiare il ventennale del primo Pride nazionale avvenuto nel 1994. Cultura e formazione sono le due linee guida del documento politico del Calabria Pride.
Un evento storico per una regione, la Calabria, che soprattutto nella cultura può trovare la giusta determinazione per combattere contro ogni forma di pregiudizio. L'evento di oggi si inserisce in una serie di appuntamenti che si sono susseguiti dai primi di luglio e che si concluderanno questa notte con una festa in spiaggia sul Lungomare Falcomatà.

gaypride7A sfilare lungo il corteo del Corso Garibaldi, il presidente dell'Arcigay di Reggio, Lucio Dattola, soddisfatto e visibilmente commosso per la riuscita dell'evento che ha visto una grande partecipazione della città: "Ogni persona ha il dovere di incidere sulla sua realtà sociale, non solo in quanto omosessuale. Ciascuno di noi ha il dovere di rendere il suo contesto sociale più libero, è questo il senso del Pride". Gli fa eco il presidente dell'Arcigay di Catanzaro, Francesco Furfaro: "La chiusura dell'Onda Pride va oltre le previsioni. Abbiamo iniziato per gioco e c'è stato un grande coinvolgimento da parte della comunità calabrese. E' una risposta che la Calabria dà a tutta l'Italia per dire 'noi ci siamo e vogliamo dire la nostra'". Poi si sofferma su quello che è il dibattito politico sociale sui diritti delle coppie di persone dello stesso sesso: "Noi chiediamo quei diritti che al momento non ci sono riconosciuti. Questo non è giusto. Da alcuni sondaggi è emerso che il 78 % della popolazione italiana è favorevole alle unioni civili".

Tra gli organizzatori del Calabria Pride le donne della Collettiva AutonoMIA che hanno deciso, attraverso il gesto simbolico dell'indossare la kefiah, di attirare l'attenzione sulla tragedia che sta colpendo la Palestina: "Non potevamo non esserci - spiega la portavoce Luciana Bova - ci battiamo da sempre per la libertà all'autodeterminazione, ma in un momento così importante non possiamo non pensare a quello che sta succedendo in Palestina".

gaypride22Dietro la preparazione dell'evento ci sono stati gli sforzi di dieci anni di associazionismo locale, e la "passeggiata" di oggi ha rappresento il più intenso dei finali. Un finale in cui Reggio si è colorata di un arcobaleno di bandiere, palloncini, paillettes e parrucche che hanno attraversato il cuore della città a ritmo di musica. Prima la performance collettiva di body painting "L'affetto è rivoluzionario", curata da Teresa Ribuffo durante la quale sono stati messi a disposizione di tutti colori e pennelli. Poi alle 18 in punto il corteo, successivamente un flash mob culminato in un "abbraccio collettivo", infine l'arrivo all'Arena dello Stretto. Qui è stato allestito un palco per il prosieguo della manifestazione che terminerà in nottata con l'esibizione di diverse band calabresi e con il "Pride on the beach".

gaypride10Unanime l'appello, tra coloro che hanno sfilato al corteo, alla libertà di espressione: "Bisogna accettare - sottolinea una giovane partecipante- che ci sono diverse forme d'amore e che l'amore va bene sempre, non importa verso chi sia rivolto. Il Sud è più indietro del Nord.

gaypride12Ho notato che le nuove generazioni sono più ostili perchè c'è una cattiva informazione". Il Pride è stato anche una spinta per incoraggiare chi ha paura di mostrare apertamente la propria identità sessuale: "Con il primo Pride in Calabria - la riflessione di un altro partecipante - si inizia un nuovo percorso che può aiutare persone che non si accettano ed incoraggiarle a scendere in piazza perchè bisogna essere sinceri prima di tutto con se stessi". Un evento storico di grande impatto sociale e politico, ma anche un importante momento di unione e di abbattimento dei pregiudizi durante il quale hanno "sfilato" desideri, libertà e parità, in una terra, la Calabria, non libera, soffocata dai pregiudizi e dai silenzi della sua comunità.