Davi: “Bibbia ebraica a Reggio Calabria. Chiederò incontro a Franceschini”

«Parliamoci chiaro: se la prima Bibbia Ebraica avesse dovuto far ritorno a Cosenza, Lamezia o Catanzaro tutti si sarebbero mobilitati. Ma siccome l'evento si sarebbe dovuto tenere a Reggio Calabria, alle vuote promesse e parole non sono seguiti i fatti. Oggi, però, al Ministero della Cultura è tornato Dario Franceschini: grazie al suo precedente mandato ci eravamo portati avanti con la burocrazia». Lo ha dichiarato Klaus Davi, imprenditore della comunicazione, giornalista e consigliere comunale di San Luca (RC), in riferimento a un ventilato ma mai realizzato ritorno a Reggio Calabria della prima Bibbia Ebraica (si tratta in realtà di un'edizione di commenti al Pentateuco ad opera del talmudista Šelomoh ben Yişhah, stampata nel 1475 nel capoluogo calabrese dal tipografo Abraham ben Garton), attualmente custodita nella Biblioteca Palatina di Parma. «Avevo portato il Presidente Mario Oliverio dall'ambasciatore israeliano Ofer Sachs, avevo parlato con Franceschini e con il suo staff, mi sono speso sempre per questa battaglia ma non sono riuscito nell'intento. A breve chiederò un nuovo incontro col Ministro per i Beni e le Attività Culturali per tirare le fila del progetto». Klaus Davi ha infine aggiunto: «Leggo oggi sui quotidiani alcuni articoli allarmanti sulla vicenda della strada Gallico-Gambarie. Beh, se fossi un deputato o un senatore eletto a Reggio mi preoccuperei seriamente perché non sembra affatto un'opera scontata come ci hanno fatto credere».

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