Progetto Hand: il 18 settembre all'Università Magna Graecia la tappa catanzarese dell'importante iniziativa nazionale

Facilitare la connessione della rete territoriale tra Ser.D (Servizi per le Dipendenze) e i Centri di riferimento per la cura dell'epatite C (HCV), al fine di controllare ed eliminare l'infezione.
Questo l'obiettivo del progetto nazionale HAND che il 18 settembre farà tappa a Catanzaro.
L'infezione da virus dell'HCV rappresenta una forma morbosa molto insidiosa, sia per l'elusività del virus che per la facilità di contagio tra i soggetti a rischio, come i consumatori di sostanze stupefacenti per via endovenosa (PWID-People Who Inject Drugs).
La criticità nella diagnosi è rappresentata dalla bassa percentuale di soggetti a rischio sottoposti a test anti-HCV. Nella maggior parte dei casi, la diagnosi viene posta quando la malattia inizia a presentare manifestazioni cliniche, il che può avvenire anche dopo anni dal contagio, periodo in cui i soggetti asintomatici fungono comunque da serbatoio del virus, favorendone dunque la diffusione.

--banner--

Anticipare la fase di screening della malattia nella popolazione che fa uso di droghe, rappresenta il punto di forza del progetto. Questo obiettivo passa attraverso un'adeguata informazione e formazione dei professionisti che operano all'interno dei Ser.D. e all'offerta di servizi che li possano agevolare nell'attività quotidiana di gestione del paziente.
La cooperazione tra Ser.D. e Centri per la cura del HCV rappresenta la migliore opportunità di prevenzione, assistenza e cura per il paziente PWID affetto da epatite C. Questo grazie ad un modello integrato e multidisciplinare, che ha l'obiettivo di superare le problematiche strutturali e operative che limitano l'impiego del test, ritardano l'invio e impediscono l'accesso alla terapia antivirale.
Per garantire efficacia e operatività al progetto sono stati selezionati un set di Centri di cura HCV e Ser.D. già attivi sul territorio nazionale. Catanzaro fa parte di questo network, insieme ad alcuni centri su Modena, Bari, Milano, Torino, Roma e Caserta.
Uno spazio importante è quello dedicato alla formazione e mercoledì 18 settembre, all'Università Magna Graecia di Catanzaro, dalle ore 8.30 alle ore 13.30, nell'ambito del progetto HAND si terrà il Corso di Aggiornamento "Buone prassi e networking nella gestione dell'Epatite C in soggetti con disturbo da addiction", i cui responsabili scientifici sono il dott. Benedetto Caroleo, specialista in Medicina Interna dell'Azienda Ospedaliera-Universitaria Mater Domini, e il dott. Franco Montesano, direttore del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze dell'Asp di Catanzaro e vice presidente regionale della Società Italiana delle Tossicodipendenze.
Il corso, per i quali sono riconosciuti 7.3 crediti formativi, è riservato a 50 partecipanti delle seguenti professioni e specializzazioni: medico chirurgo, farmacista, psicologo, infermiere, assistente sanitario, educatore professionale.